L’artiglio del diavolo(Harpagophytum procumbens), noto anche con il nome di Arpagofito, è una pianta perenne rampicante che appartiene alla famiglia delle Pedaliaceae; la pianta deve il suo nome alle quattro escrescenze, dure e nastriformi, simili ad uncini, che caratterizzano i suoi frutti.
Ai fini medici e curativi sono utilizzate le sue escrescenze laterali, dette radici secondarie, poiché contengono alte percentuali di principi attivi, tra cui i glicosidi, i fitosteroli e i flavonoidi, simili al cortisone, gli iridoidi, gli zuccheri, gli aminoacidi, gli steroli, i grassi e le cere che hanno proprietà antinfiammatorie e analgesiche, antireumatiche e spasmolitiche, che sono in grado di rilassare i muscoli e le articolazioni.
Queste proprietà lo rendono indicato, specialmente, per curare, in maniera naturale, le malattie reumatiche (artrite reumatoide), i dolori articolari (tendiniti, osteoartrite, artrite) i dolori muscolari (lombalgia, sciatalgia), la febbre, i dolori cervicali, ed anche per i fastidi allo stomaco e i dolori mestruali.
All’artiglio del diavolo vengono attribuite anche proprietà di tipo digestivo, se assunto ad infuso, ed è capace di ridurre i livelli di colesterolo, oltre ad essere un ipouricemizzante.
COME SI USA L’ARTIGLIO DEL DIAVOLO
Questo rimedio naturale è molto apprezzato dagli sportivi, specialmente dopo allenamenti intensi che mettono a dura prova muscoli e tendini. Di solito, l’estratto della radice della pianta, che può raggiungere anche i 600 gr di peso, si assume per via orale dopo essere stata raccolta, sminuzzata e triturata. È efficace sia applicato localmente sulle zone interessate dal dolore, come pomata, crema o gel, sia come integratore alimentare, come compresse o infusi.
In commercio, infatti, l’artiglio del diavolo si trova sotto forma di tintura madre, estratto acquoso, capsule o compresse, ed ancora come gel e pomate da utilizzare per uso topico al fine di curare le infiammazioni articolari.
La sua assunzione è consigliata a stomaco pieno e deve essere effettuata sotto stretto controllo di un medico; in generale, il trattamento non deve durante per molto tempo, al massimo 1 o 2 settimane. L’effetto inizia a manifestarsi dopo circa una settimana e raggiunge il beneficio massimo dopo circa 30 giorni.
COMPRESSE
Il dosaggio medio delle compresse è di circa 600 – 1200 mg al giorno; come estratto secco, utilizzato per problemi osteoarticolari e reumatici si consiglia di assumerne circa 300 – 600 mg al giorno, non più di 3 volte al giorno, per almeno 15 giorni; il trattamento è da ripetere il mese successivo se il dolore persiste.
TINTURA MADRE
Come tintura madre, invece, si consiglia di prendere al massimo 30 gocce diluite in acqua, 3 volte al giorno; come infuso o decotto, l’artiglio del diavolo può contrastare l’emicrania, i dolori mestruali e facilitare la digestione; è consigliabile mettere in infusione 5 grammi di tisana in 500 ml di acqua, da assumere in 3 volte al giorno.
CREMA, POMATA O GEL
Può essere applicato più volte al giorno per alleviare la sensazione di dolore specialmente sui muscoli (torcicollo, dolori muscolari e articolari e tutti quei dolori provocati da movimenti improvvisi o da colpi di freddo) e in caso di dolori osteo-articolari.
ARTIGLIO DEL DIAVOLO: CONTROINDICAZIONI ED EFFETTI COLLATERALI
L’artiglio del diavolo, sebbene sia molto efficace come antidolorifico e antinfiammatorio, completamente naturale e privo di tossicità, anche per lo stomaco, tanto da renderlo utilizzabile anche per un periodo prolungato, presenta diversi effetti collaterali e controindicazioni.
Gli effetti collaterali più comuni sono la nausea, dovuto principalmente al suo gusto amaro, e il mal di pancia, specialmente nei soggetti che soffrono di gastrite o ulcera; raramente, invece, si sono manifestati dolori addominali e diarrea.
La sua assunzione, è sconsigliata, per esempio, ai soggetti affetti da diabete, poiché questo ha un effetto ipoglicemizzante, ed anche a chi soffre di ipertensione o di gastrite e ulcere gastriche o duodenale, poiché stimola la secrezione gastrica.
L’artiglio del diavolo interagisce con i farmaci anticoagulanti (rischio di aumento del tempo di sanguinamento), con gli antiaritmici (beta-bloccanti, digossina), con gli ipotensivi e gli ipoglicemizzanti orali
Si sconsiglia il suo uso anche quando si assumono degli altri antinfiammatori, cortisonici e non steroidei, perché ne potenzierebbe gli effetti, compresi quelli indesiderati.
L’assunzione dell’artiglio del diavolo può causare anche reazioni di tipo allergico, con rossore sulla pelle, che spariscono sospendendo l’applicazione. Non deve essere somministrato in gravidanza poiché può stimolare le contrazioni uterine, in fase di allattamento e ai bambini sotto i 2 anni.