SANOCOLEST 30 CAPSULE VEGETALI
Sanocolest capsule è particolarmente indicato nel trattamento della ipercolesterolemia ed ipertrigliceridemia. Integratore alimentare a base di riso rosso fermentato, cardo mariano, beberis, carciofo e coenzima Q10. La monacolina K del riso rosso contribuisce al mantenimento di livelli normali di colesterolo nel sangue (l'effetto benefico si ottiene con l'assunzione giornaliera di 10 mg di monacolina K) mentra il cardo, il carciofo e il berberis sono di supporto alla normale funzione epatica.
Ingredienti:
Estratto di riso rosso fermentato da Monascus purpureus tit. al 5% in monacolina K; involucro: capsula in gelatina alimentare; cardo mariano frutti estratto secco titolato all'80% in silimarina; carciofo foglie estratto secco titolato al 2,5% in acido clorogenico; berberis corteccia estratto secco titolato al 97% in berberina; agente di carica: cellulosa; coenzima Q10; agente antiagglomerante: sali di magnesio degli acidi grassi.
Riso rosso fermentato: utilizzato da secoli nella cucina e nella medicina tradizionale cinese, si ottiene dalla fermentazione del riso comune ad opera del fungo Monascus Purpureus. Oltre a pigmenti come monascorubramina e rubropunctamina che gli conferiscono il colore rosso, il riso fermentato contiene numerose monacoline, sostanze che inibiscono l'enzima HMG-CoA reduttasi responsabile della trasformazione dell'HMG-coenzima A in acido mevalonico nella sintesi epatica del colesterolo endogeno. Una di queste, la monacolina K, ha la stessa struttura chimica della lovastatina, la prima statina commercializzata negli Stati Uniti nel 1987, disponibile anche in Italia. E' alla monacolina K che va attribuita l'azione ipocolesterolemizzante: 5 mg di monacolina K equivalgono approssimativamente a 10-20 mg di lavastatina. Becker et al. hanno valutato sia la tolerabilità che l'efficacia del riso rosso fermentato in soggetti dislipidemici con una storia pregressa di mialgie da statine (2009). Accanto all'efficacia ipocolesterolemizzante, questi autori osservano una discreta tollerabilità del preparato, valutata sia come movimento enzimatici e sia come severità del dolore (rilevata soggettivamente).
Carciofo: pianta erbacea o perenne dall'aspetto robusto, con un grosso apparato radicale fittonante. La specie è originaria dell'Europa Meridionale, del Medioriente e del Nord Africa. I principali costituenti delle foglie di carciofo sono rappresentati da un gruppo di composti noti colletivamente col nome di frazione O-difenolica e corrispondenti ad esteri degli acidi caffeico e chinico: gli isomeri dell'acido monocaffeilchinico e gli acidi dicaffeilchinici. Il carciofo ha dimostrato una significativa attività nei confronti della tossicità epatica da tetracloruro di carbonio. Lo screening dei diversi componenti della Cynara Scolymus nelle stesse condizioni sperimentali, sembra indicare nella cinarina il composto responsabile dell'attività protettiva, ma è noto che anche gli acidi caffeilchinici, presenti in misura significativa nel Carciofo, hanno una potente attività nei confronti di agenti epatotossici.
Berberis: uno dei suoi principi attivi è la Berberina, che ha suscitato grande interesse per la sua attività ipolipidemizzante. La berberina regola l'espressione del recettore per le lipoproteine LDL che si traduce in una riduzione del colesterolo totale e del colesterolo LDL, di circa il 30% e 25% rispettivamente e dei trigliceridi di circa il 35%. Questa up-regulation avviene attraverso un meccanismo post-trascrizionale che stabilizza l'mRNA, dunque il meccanismo di azione è diverso rispetto a quello delle statine. La b erberina rimane piuttosto difettosa in termini di biodisponibilità orale. Questo sembra essere dovuto ad un processo di estruzione intestinale mediato da glicoproteina e ad una massiccia escrezionne biliare. La quantità di Berberina in grado di attraversare gli enterociti sembra essere ridotta di circa il 90% da parte della P-go. L'uso di un potenziale inibitore della P-gp o una modificazione chimica della berberina in grad odi consentire il superamento della P-gp, potrebbe migliorare la sua scarsa biodisponibilità orale, aumentando così la sua efficacia clinica.
Cardo mariano: Erba annuale o biennale, fusto alto da 20 a 150 cm, verde, glabro. Specie indigena del Nord Africa, Asia Minore, Europa meridionale e Federazione Russa meridionale. La droga consiste nei frutti maturi essiccati e liberati dal pappo di Silybum marianum. I principali componenti attivi sono dei flavolignani, noti collettivamente come silimarina. I principali componenti del complesso silimarina sono i quattro isomeri silibina e isosilibina, silicristina e silidianina. Il Cardo viene impiegato come trattamento di supporto delle epatiti acute e croniche e delle cirrosi indotte da alcool, farmaci o tossine. Tra i potenziali inibitori della P-gp c'è la silimarina (derivata da Silybum marianum Gaertn.). L'estratto di cardo mariano è dunque impiegato per aumentare la biodisponibilità della berberina.
Coenzima Q10: è una molecola organica, più precisamente un benzochinone con una catena laterale isoprenica molto lunga, ubiquitario nei sistemi biologici, simile come struttura alla vitamina K ed alla vitamina E. Negli organismi partecipa alle reazioni redox e, a seconda dello stato di ossidazione, può essere presente in tre forem: una ossidata, un intermedio semi chinonico ed una forma ridotta. Le catene laterali lo rendono molto lipofilo, è presente infatti nelle membrane biologiche, soprattutto quelle mitocondriali. La normale produzione di coenzima Q10 all'interno dell'organismo diminuisce con l'aumentare dell'età, particolarmente dopo i 35 anni. La più conosciuta ripercussione della carenza di coenzima Q10 è l'affezione coronarica: pazienti con vari disturbi cardiaci dimostrano una consistente carenza di coenzima Q10 a livello ematico. Il coensima Q10 può dunque costituire un efficace supporto per le seguenti patologie: insufficienza cardiaca congestizia, angina pectoris, affezioni cardiache ischemiche e ipertensione.
Modo d'uso:
Si consiglia l'assunzione di 1 capsula al giorno preferibilmente la sera.
Tenori medi per dose massima giornaliera:
Riso rosso fermentato 200 mg; pari a monacolina K 10 mg; Carso mariano e.s. 60 mg; pari a silimarina 48 mg; Carciofo e.s. 55 mg; pari ad acido clorogenico 1,4 mg; Berberis e.s. 50 mg; pari a berberina 48 mg; Coenzima q10 10 mg.
Avvertenze:
Per l'uso del prodotto si consiglia di sentire il parere del medico. Non usare in gravidanza, durante l'allattamento e in caso di terapia con farmaci ipolipidemizzanti. Non superare la dose giornaliera consigliata. Tenere fuori dalla portata dei bambini di età interiore a 3 anni. Gli integratori alimentari non vanno intesi come sostituti di una dieta varia ed equilibrata e di un sano stile di vita.
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